Sono Silvia Castelletti, psicologa clinica e psicoterapeuta sistemico-dialogica in formazione.
Sono una persona molto curiosa, mi appassiona ascoltare le molteplici modalità e possibilità con cui ogni individuo costruisce il proprio percorso di vita. Per queste mie caratteristiche, mi sono avvicinata alla psicologia, che mi ha permesso di avere strumenti e basi teoriche solide su cui fondare il mio lavoro con le persone.
Una cara professoressa dell’università affermava che ci vuole molto coraggio per mettersi in ascolto dell’altro, ma ce ne vuole ancora di più per chiedere aiuto e avere uno spazio tutto per sé.
Ogni incontro tra due persone è significativo e importante, ed ogni volta che apro la porta dello studio mi ricordo che ciò che avviene all’interno di quelle pareti è prezioso e unico. E’ mia cura rendere lo spazio accogliente, non giudicante e libero di trasformarsi.
Sono svariate le motivazioni che conducono alla terapia. Può accadere di sperimentare difficoltà nel gestire alcuni aspetti emotivi quali tristezza, rabbia, ansia o stress. Ancora può succedere di non riuscire a leggere e stare in alcune dinamiche relazionali nei diversi contesti di vita, come quello della casa, del lavoro o della rete amicale. Talvolta ci sono eventi di vita improvvisi e impattanti che modificano sostanzialmente la quotidianità dell’individuo che ha bisogno di un nuovo modo di stare in questa nuova fase di vita (ad esempio un incidente, lutto, malattia, fine di una relazione, etc…). Le richieste di terapia possono anche essere percorsi atti a una migliore conoscenza di sé e di crescita personale. La terapia psicologica può essere un buono strumento per comprendere le radici del malessere o della difficoltà riportata e per sviluppare nuove possibili modalità percontinuare il proprio percorso di vita.
Nelle prime fasi di avvio di un percorso psicologico è importante comprendere insieme la domanda, il bisogno con cui la persona entra nella stanza di terapia. Ascoltare gli obiettivi, le aspettative e i desideri della persona è il primo.
Il modello teorico da cui deriva la mia pratica clinica è il modello sistemico dialogico. Come dice la parola, è importante comprendere quali sistemi, o contesti relazionali, la persona abita e come sceglie di muoversi all’interno di essi. Viene dato molto spazio e rilevanza ai significati, alle emozioni e ai vissuti che la persona porta. Un obiettivo che permea molte terapie psicologiche è la possibilità di trovare modalità diverse di stare in contesti faticosi o dolorosi o attuare cambiamenti che portino al benessere e ad una maggiore serenità.
Ciò è possibile all’interno della relazione terapeutica che, connotata da dialogo e fiducia, permette all’individuo di sperimentarsi in una modalità talvolta inedita e di conoscere gradualmente il proprio mondo emotivo e relazionale, in modo sicuro e secondo i propri tempi e bisogni.
Ricevo a Bergamo in Piazzale Lodovico Goisis, 1. Qui collaboro con il centro clinico “Il Dialogo”. Clicca QUI per scoprire di più.
Ricevo anche a Clusone in Viale Europa, 46.
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